Georges Perec, "Pensare/classificare", Rizzoli, 1989, 8 febbraio 2001
2. 1. Modi di sistemare i libri: ordine alfabetico; ordine per continenti o paesi; ordine per colore; ordine in base alla data di acquisto; ordine secondo la data di pubblicazione; ordine per formati; ordine per generi; ordine seguendo i grandi periodi letterari; ordine per lingua; ordine per priorità di lettura; ordine per rilegature; ordine per collane
2. 1. Modi di sistemare i libri: ordine alfabetico; ordine per continenti o paesi; ordine per colore; ordine in base alla data di acquisto; ordine secondo la data di pubblicazione; ordine per formati; ordine per generi; ordine seguendo i grandi periodi letterari; ordine per lingua; ordine per priorità di lettura; ordine per rilegature; ordine per collane. Nessuno di questi ordini è in sé e per sé soddisfacente. In pratica, ogni biblioteca trova la propria sistemazione a partire dalla combinazione di tutti questi modi di classificazione: ponderazione, resistenza ai cambiamenti, desuetudine, stabilità, conferiscono a ogni biblioteca una personalità unica. Innanzi tutto conviene distinguere le classificazioni stabili da quelle provvisorie; le classificazioni stabili sono quelle che in linea di principio si continuerà a rispettare; le classificazioni provvisorie sono destinate a durare appena qualche giorno, ossia il tempo che il libro trovi, o ritrovi, il suo posto definitivo: può trattarsi di un’opera acquistata di recente e non ancora letta, o di un’opera letta da poco, che non si sa bene dove collocare e alla quale ci siamo ripromessi di trovare un posto in occasione di una prossima ”grande sistemazione”; o, ancora, è un’opera di cui abbiamo interrotto la lettura e che non vogliamo classificare prima di averla ripresa e conclusa, oppure un libro che abbiamo molto consultato durante un determinato periodo, o un volume che è stato preso per cercare un’informazione o una citazione e che non è ancora stato rimesso al suo posto, o un libro che non si può inserire dove si dovrebbe perché non è nostro e più volte abbiamo deciso di restituirlo, ecc. Per quanto mi riguarda, circa tre quarti dei miei libri non hanno mai avuto una vera classificazione. Quelli che non sono sistemati in maniera definitivamente provvisoria lo sono in maniera provvisoriamente definitiva. Aspettando l’ordine, li trasporto da una stanza all’altra, da uno scaffale all’altro, da un mucchio all’altro, e mi capita così di passare tre ore a cercare un libro senza trovarlo, ma con la soddisfazione, a volte, di scoprirne altri sei o sette che mi vanno bene lo stesso.