Antonio Gambino, LíEspresso, n.25, 1997;, 9 febbraio 2001
«In un articolo pubblicato dopo la morte di Vittorio Emanuele III, la rivista ”Time” ha raccontato che, con l’avvicinarsi della guerra, l’allora Re d’Italia aveva trasferito a Londra 6 milioni e 300 mila dollari: i quali, non ritirati prima del giugno del 1940, erano stati investiti in azioni del prestito della Vittoria lanciato dal governo britannico
«In un articolo pubblicato dopo la morte di Vittorio Emanuele III, la rivista ”Time” ha raccontato che, con l’avvicinarsi della guerra, l’allora Re d’Italia aveva trasferito a Londra 6 milioni e 300 mila dollari: i quali, non ritirati prima del giugno del 1940, erano stati investiti in azioni del prestito della Vittoria lanciato dal governo britannico. Col risultato che, per tutto il periodo del conflitto, la casa Savoia aveva finanziato lo sforzo bellico del nemico ufficiale del suo paese. Forse anche questa, come la firma sotto le leggi razziali, è una cosa di cui Vittorio Emanuele IV ritiene che la famiglia non si debba vergognare».