Famiglia Cristiana, n. 27, 1997, 9 febbraio 2001
Don Zega, direttore di ”Famiglia Cristiana”, ha risposto a una lettrice napoletana che confessava di aver tradito il marito, e di essere poi rientrata in famiglia piena di rimorsi e sinceramente pentita: «La fedeltà
Don Zega, direttore di ”Famiglia Cristiana”, ha risposto a una lettrice napoletana che confessava di aver tradito il marito, e di essere poi rientrata in famiglia piena di rimorsi e sinceramente pentita: «La fedeltà... non è una condizione statica, ma un processo di crescuta. Non si è, non si resta fedeli (intendendo il matrimonio come un diritto di possesso esclusivo di un coniuge sull’altro), ma si diventa fedeli. Qualche volta la strada è diritta, molto più spesso è tortuosa e càpitano incidenti di percorso. Ma la fedeltà è essenzialmente il cammino, non la condizione seduta. questa la sfida che rende la fedeltà ogni giorno più ricca di senso e di prospettiva, che fa apparire ’nuova’ l’unione anche quando comincia a sentire il peso degli anni. Qualcosa che si ’costruisce’ insieme, e insieme si difende se necessario».