Jeremy Rifkin, "La fine del lavoro. Il declino della forza lavoro globale e l’avvento dell’era post-mercato", Baldini e Castoldi, Milano 1997, 9 febbraio 2001
Ancor più spaventosa della musica sintetica è la tecnica del morphing, che permette ai produttori cinematografici e televisivi di isolare, digitalizzare e archiviare qualsiasi espressione visiva, movimento o suono prodotto da un attore e riprogrammarli in qualsiasi nuova combinazione, creando dal nulla nuove interpretazioni di qualunque artista, vivo o morto che sia
Ancor più spaventosa della musica sintetica è la tecnica del morphing, che permette ai produttori cinematografici e televisivi di isolare, digitalizzare e archiviare qualsiasi espressione visiva, movimento o suono prodotto da un attore e riprogrammarli in qualsiasi nuova combinazione, creando dal nulla nuove interpretazioni di qualunque artista, vivo o morto che sia. Negli studi di Hollywood si stanno iniziando a digitalizzare alcune delle migliaia di film in archivio, nella previsione di utilizzare gli attori che vi recitavano, molti dei quali sono già defunti, per nuove produzioni. Nick De Martino, capo dei laboratori informatici dell’American Film Institute, afferma che con le nuove tecnologie informatiche è possibile eliminare colonne sonore, fondali e perfino attori e sostituirli con synthespians, «generati attraverso una biblioteca di gesti e di espressioni archiviati in una banca dati». Per esempio, sarebbe oggi tecnicamente possibile - sebbene eccessivamente costoso - estrapolare le migliaia di gesti, espressioni facciali e movimenti del capitano Kirk e del dottor Spock dei settantadue episodi di Star Trek e, usando sofisticate tecnologie informatiche, riprogrammare gli attori per produrre una nuova serie di episodi.