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 2001  febbraio 07 Mercoledì calendario

"Caro Tullio, desidero parlarti di musica. Ti so seriamente impegnato in un’opera difficile e importante come quella di varare i curricoli per la scuola nuova, che il Paese attende, e rapidamente

"Caro Tullio, desidero parlarti di musica. Ti so seriamente impegnato in un’opera difficile e importante come quella di varare i curricoli per la scuola nuova, che il Paese attende, e rapidamente. Sono certo, però, che non considererai queste note come cosa trascurabile. Purtroppo la musica non ha in Italia dignità di materia scolastica, non è dalla scuola considerata cultura. E’ proprio per questo motivo che nel paese del bel canto esiste un drammatico analfabetismo musicale di massa. Non mancano certo nella nostra scuola lacune gravi come la preparazione scientifica o le lingue straniere... ma io considero ora l’assenza totale della musica la più grave. Non voglio con questo negare centralità alla scrittura, al possesso della propria lingua come necessario strumento espressivo. Dico però che aver imposto alla nostra scuola tanti decenni fa il monopolio assoluto della scrittura si presenta oggi come una manchevolezza grave. Bisogna conoscere criticamente più linguaggi, non solo quello verbale... Come ben sai noi abbiamo lavorato alacremente al Ministero, in questi anni, per preparare la scuola all’introduzione della musica. E’ stata una battaglia difficile. Ricordo che venivo considerato un matto a volere tutto ciò, perché c’è sordità, c’è una resistenza culturale nella tradizione ministeriale e pedagogica italiana sulla musica come materia scolastica. Ora siamo al punto. La musica deve entrare nel nuovo curricolo come materia obbligatoria... parlo della musica per tutti, e dell’apprendimento della musica vocale e strumentale in senso pieno. Altra cosa è l’educazione musicale, che è integrativa e non sostitutiva della prima. Non solo saper ascoltare, ma suonare. So che di questa novità si è parlato nella recente fase istruttoria, ma so bene che si troveranno resistenze, le più strane e varie, a questa proposta che ritengo però irrinunciabile. C’è un gruppo di noi che considera questa una vera battaglia culturale imprescindibile, e che sarà con te anche per questo aspetto del rinnovamento della scuola. Tuo Luigi Berlinguer" (lettera dell’ex ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer al suo successore Tullio De Mauro).