Laura Laurenzi su la Repubblica del 3/2/2001 a pagina 8; anche Gian Luigi Paracchini sul Corriere della Sera del 3/2/2001 a pagina 7., 3 febbraio 2001
Il funerale di Maria Josè s’è aperto e chiuso con un coro di alpini che ha cantato l’inno sardo reale, alcuni canti gregoriani, «La montanara», il coro di Verdi «O signore dal tetto natio» e «Belle rose du printemps», la canzone più amata da Maria Josè
Il funerale di Maria Josè s’è aperto e chiuso con un coro di alpini che ha cantato l’inno sardo reale, alcuni canti gregoriani, «La montanara», il coro di Verdi «O signore dal tetto natio» e «Belle rose du printemps», la canzone più amata da Maria Josè. La cerimonia si è svolta nell’abbazia di Hautecombe, a circa trenta chilometri da Chambéry, in Savoia. Vi hanno assistito cinquecentocinquanta persone, mentre circa millecinquecento persone sono rimaste fuori dall’abbazia. Reali presenti: Juan Carlos e Sofia di Spagna, Alberto e Paola del Belgio, i duchi del Lussemburgo, Alberto di Monaco, l’ex imperatrice dell’Iran Farah Diba, Idris di Libia, Niccolò di Grecia e il cugino del re del Marocco. La bara di Maria Josè è stata posta a terra, in segno di umiltà, secondo l’antico costume «more nobilium». La messa è stat recitata in latino, con letture in italiano e in francese.