Corriere della Sera del 3/2/2001 a pagina 10, 3 febbraio 2001
Il quarantuno per cento dei lavoratori italiani è stressato. Lo stress da lavoro colpisce prevalentemente fra i trentacinque e i cinquantaquattro anni (trenta per cento del totale), e le categorie più a rischio sarebbero i liberi professionisti, seguono i manager e i legislatori; in coda gli insegnanti
Il quarantuno per cento dei lavoratori italiani è stressato. Lo stress da lavoro colpisce prevalentemente fra i trentacinque e i cinquantaquattro anni (trenta per cento del totale), e le categorie più a rischio sarebbero i liberi professionisti, seguono i manager e i legislatori; in coda gli insegnanti. Le cause: ripetitività e il sovraccarico di lavoro; monotonia; mancanza di rotazione nelle mansioni. I costi: si è calcolato che in Europa lo stress fa perdere seicento milioni di giorni lavorativi all’anno, con un costo complessivo (tra cure per i lavoratori e perdita di produttività) di venti miliardi di euro. I sintomi (in ordine di gravità): crescita del consumo di alcool, tabacco e medicinali; tremori; gastriti; mal di testa; raffreddore cronico; insonnia; problemi cardiaci; ipertensione; coliche; attacchi di panico. Le cure: imparare a dire di no; dormire almeno otto ore per notte; lasciare il lavoro in orario; dialogare con i colleghi; fare esercizio fisico.