Guy-Pierre Bennet su La Stampa del 10/2/2001 a pagina 42-43., 10 febbraio 2001
«Le mani sono un’estensione della nostra intelligenza. Ma via via che la tecnica si evolve, il loro ruolo nella vita quotidiana si riduce: la mente non ha più bisogno di affidarsi in toto alle mani per tradurre in realtà i suoi ordini
«Le mani sono un’estensione della nostra intelligenza. Ma via via che la tecnica si evolve, il loro ruolo nella vita quotidiana si riduce: la mente non ha più bisogno di affidarsi in toto alle mani per tradurre in realtà i suoi ordini. La mano corrisponde a un periodo preciso nell’evoluzione della civiltà, e questo periodo si avvicina alla fine. Certo, resterà sempre una sorta di carta d’identità». «La strada più diretta della creazione va dal pensiero alla mano, attraverso la matita e la carta. Questa è la garanzia dell’autonomia del creatore, della sua libertà da interventi esterni e manipolazioni» (il designer Philip Stark).