Costanzo Costantini, Il Messaggero, 18/07/1994, 18 luglio 1994
Io mi sveglio all’ora dei lupi, fra le 3 e le 4 del mattino. Verso le 5 mi alzo, mi vesto e porto i miei due cani, Bingo e Piccolo a correre a villa Ada, inseguendoli lungo i viali
Io mi sveglio all’ora dei lupi, fra le 3 e le 4 del mattino. Verso le 5 mi alzo, mi vesto e porto i miei due cani, Bingo e Piccolo a correre a villa Ada, inseguendoli lungo i viali. Poi vado con i cani a piazza Verbano, dove compro i giornali e mezzo chilo di focaccia genovese e torno a casa. Taglio la focaccia in due sfoglie, apro il frigorifero, ci metto in mezzo un tre etti di mortadella con pistacchio e faccio la prima colazione. Mentre mangio, sfoglio i giornali: do uno sgaurdo ai titoli, ai sottotitoli, alle foto, ma leggo soltanto le notizie che mi riguardano personalmente». Poi, leggero come un uccello, vola verso il mare. «Prima debbo studiare il percorso di guerra. Attraversare Roma, anche nelle prime ore del mattino, è un’impresa militare. Debbo raggiungere via del Mare o la via Aurelia prima che vengano occupate dalle truppe d’assalto». (Paolo Villaggio a Costanzo Costantini)