Villaggio globale n. 28, Sette 19/01/1995 (aneddoto Tognazzi numero cardiologo) Mattino, luglio 1997 Costanzo Costantini, Il Messaggero, 18/07/1994, 19 gennaio 1995
Con chi ha fatto le più grandi mangiate della sua vita, con Tognazzi? «Tognazzi era un gran mangiatore ma un cuoco disastroso
Con chi ha fatto le più grandi mangiate della sua vita, con Tognazzi? «Tognazzi era un gran mangiatore ma un cuoco disastroso. Il primo venerdì di ogni mese invitava nella sua casa di Velletri undici amici. Con lui facevamo dodici, i dodici apostoli. Lui non se ne rendeva conto, ma c’era sempre infatti il pericolo che fosse l’ultima cena. Una sera proposi una votazione segreta sul pranzo che ci aveva preparato. I voti erano: straordinario, ottimo, sufficiente, insufficiente. Votammo tutti allo stesso modo: pessimo. Tognazzi credeva che fosse uno scherzo, ma non lo era. Mario Monicelli voleva mandare frammenti di quei cibi all’istituto d’Igiene. Fu una catastrofe. Cadde in una depressione lancinante. Ma lui stesso, inconsapevolmente, temeva insidie dai piatti che preparava. Nella sua casa romana, in piazza dell’Oro, aveva fatto dipingere il soffitto di rosso scarlatto e vi aveva fatto scrivere a caratteri cubitali bianchi il numero telefonico del suo cardiologo. Se durante la notte si fosse sentito male, avrebbe potuto chiamarlo senza bisogno di mettersi gli occhiali» (Paolo Villaggio a Costanzo Costantini)