Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  gennaio 30 Martedì calendario

Lo scorso 29 gennaio, al World Economic Forum di Davos, Thomas Middelhoff, presidente di Bertelsmann, ha annunciato che da luglio Napster diventerà un servizio a pagamento

Lo scorso 29 gennaio, al World Economic Forum di Davos, Thomas Middelhoff, presidente di Bertelsmann, ha annunciato che da luglio Napster diventerà un servizio a pagamento. La Bertelsmann è l’unica casa discografica ad aver raggiunto un accordo con Napster. Il 31 ottobre scorso, la Bertelsmann aveva ritirato una causa miliardiaria per violazione della legge sui diritti d’autore. Napster, in cambio, si era impegnata a pagare le royalties alla casa discografica. Dall’alleanza con il sito musicale, la Bertelsmann aveva ottenuto anche la possibilità di rilevarne la quota di maggioranza. Nelle ultime versioni del programma Napster è comparso un bottone per collegarsi al sito Cd Now (di proprietà della Bertelsmann) che permette di acquistare online l’album della canzone che si sta ascoltando. Bertelsmann non ha ancora fatto sapere quanto costerà scaricare i file attraverso Napster. All’epoca dell’accordo tra la casa discografica e Napster si era parlato di un abbonamento mensile non superiore ai 5 dollari. Napster ha circa 57 milioni di utenti registrati e, in media, 8 milioni di visitatori al giorno.