Gian Luigi Beccaria su TTL de La Stampa dell’11/02/2001 a pagina 8; Cecilia Gatto Trocchi su Salute dell’8/2/2001 a pagina 41., 11 febbraio 2001
Tra il nome dei Santi e le virtù salvifiche loro attribuite c’è una relazione. Per la sua eloquenza, San Bernardo di Chiaravalle ricevette il titolo di "doctor mellifluus" (e in seguito divenne il patrono delle api)
Tra il nome dei Santi e le virtù salvifiche loro attribuite c’è una relazione. Per la sua eloquenza, San Bernardo di Chiaravalle ricevette il titolo di "doctor mellifluus" (e in seguito divenne il patrono delle api). San Gottardo veniva invocato (per analogia fonetica) contro la gotta, a San Claudio rivolgevano preghiere i claudicanti, San Cornelio proteggeva le bestie cornute, San Maturino i matti, Santa Liberata liberava da ogni dolore e malattia. In Francia, Saint René proteggeva i reni. In base allo stesso criterio Santa Lucia, il cui nome deriva dal latino "lux" (luce), è la patrona dei non vedenti. In Lombardia esistono numerosi santuari delle guarigioni, luoghi di culto con proprietà terapeutiche. A Milano, nella chiesa di sant’Eustorgio, passando sotto il sarcofago di San Pietro Martire e sfiorando con le dita l’urna che contiene la testa del santo si ha un miglioramento delle condizioni di salute. Nel piccolo santuario di San Giovanni di Merlino (sempre in provincia di Milano) sgorga una sorgente risanatrice: l’acqua, raccolta in un sarcofago, può essere bevuta o applicata sulle parti malate. Un altro sarcofago è invece spezzato: un cacciatore miscredente vi gettò dentro un cane, sfidando il santo a guarirlo così come guariva i cristiani. Immediata la replica: un fulmine si abbattè sul posto, terrorizzando il sacrilego e spezzando il sarcofago.