Aurelio Magist su Il VenerdÏ del 9/2/2001 a pagina 22., 9 febbraio 2001
Harold Bloom, critico del «Wall street Journal», ha definito «La pietra filosofale» (primo libro della saga di Harry Potter) banale, pieno di cliché espressivi e mal scritto: «Perché leggere, se ciò che leggete non arricchisce la vostra mente, il vostro spirito, la vostra personalità?»
Harold Bloom, critico del «Wall street Journal», ha definito «La pietra filosofale» (primo libro della saga di Harry Potter) banale, pieno di cliché espressivi e mal scritto: «Perché leggere, se ciò che leggete non arricchisce la vostra mente, il vostro spirito, la vostra personalità?». Antonio Faeti, esperto di libri fantasy: «Harry Potter è un surrogato, un assemblaggio furbastro di terza categoria. E’ l’Ikea dell’immaginario». Il giornale di sinistra «Liberation» ha accusato il libro di essere «sessista, neoconservatore e meritocratico». In America alcune associazioni di genitori hanno chiesto la messa al bando di tutta la saga. Motivo: contiene troppa violenza e istiga al culto di Satana.