Massimo Centini su Avvenire del 13/2/2001 a pagina 23., 13 febbraio 2001
Secondo alcune ricostruzioni, la festa di San Valentino avrebbe le sue radici nei rituali celtici che si svolgevano tra il 12 e il 14 febbraio, giorni in cui i druidi interpretavano i cambiamenti della natura per trarne auspici sul futuro e l’amore
Secondo alcune ricostruzioni, la festa di San Valentino avrebbe le sue radici nei rituali celtici che si svolgevano tra il 12 e il 14 febbraio, giorni in cui i druidi interpretavano i cambiamenti della natura per trarne auspici sul futuro e l’amore. Un’altra tradizione fa risalire la festa al XV secolo: durante il pontificato di Paolo II fu istituita una congregazione per assicurare la dote alle ragazze povere in età da marito, e i fondi raccolti vennero distribuiti per la prima volta il 14 febbraio. Sull’identità di San Valentino non si hanno certezze. Negli «Acta Sanctorum» sono registrati con questo nome ben diciotto santi (i più probabili sono due, uno di Roma e uno di Terni). Incerta anche l’identificazione delle reliquie autentiche. Ossa attribuite a San Valentino sono conservate nella chiesa di San Vito, a Torino, e nel convento dei Cappuccini di Belvedere Marittimo (Cosenza).