Marco Contini su la Repubblica dell’11/2/2001 a pagina 15, 11 febbraio 2001
Il pugile Jake La Motta, oggi settantanovenne, è nato a New York il 10 luglio del 1921. La sua carriera ebbe inizio nel 1941, e terminò a Chicago il 14 febbraio del 1951, quando, alla tredicesima ripresa, perse l’incontro con Sugar Ray Robinson per Ko tecnico
Il pugile Jake La Motta, oggi settantanovenne, è nato a New York il 10 luglio del 1921. La sua carriera ebbe inizio nel 1941, e terminò a Chicago il 14 febbraio del 1951, quando, alla tredicesima ripresa, perse l’incontro con Sugar Ray Robinson per Ko tecnico. Il match, per la violenza che lo contraddistinse, passò alla storia del pugilato come il «massacro di San Valentino». La Motta arrivò all’incontro debilitato: «Tra un match e l’altro ingrassavo sempre terribilmente: nell’arco della mia carriera ho dovuto buttare giù quattromila libbre in tutto (circa due tonnellate), e tutte le volte era una tortura. Prima di quell’incontro pesavo ottanatacinque chili e dovetti scendere a settantadue e mezzo. Per settimane mi allenai mangiando appena e quasi senza bere, ma in giorno prima del match ero ancora quattro chili sopra il limite. L’unico modo per farcela era la sauna: dentro e fuori in continuazione, morivo di sete ma non potevo bere; mi lacsiarono succhiare un cubetto di ghiaccio e resistetti. Subito dopo essere stato pesato, non riuscii a mangiare, avevo lo stomaco chiuso; mi diedero del brandy. Le prime dieci riprerse le stavo voncendo io, ma poi...non riuscivo nemmeno ad alzare le braccia, e Robinson continuava a riempirmi di pugni, mi ha colpito trenta-quaranta volte». Nella sua carriera ha disputato centosei incontri, vincendone ottantatre, pareggiandone diciannove e riportando solo quattro sconfitte. Divenne campione del Mondo dei pesi Medi nel 1949, sconfiggendo Marcel Cerdan a Detroit. Nel 2000 è stato eletto "mascella più resistente della storia". Sui suoi matrimoni: «La mia prima moglie è morta per aver mangiato dei funghi avvelenati. La mia seconda moglie è morta per aver mangiato anche lei funghi avvelenati. La mia terza moglie, invece, è morta con la testa fracassata, perché si era rifiutata di mangiare i funghi».