Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  febbraio 14 Mercoledì calendario

«In molti altri mercati europei le prospettive non sono negative a breve, ma alla lunga per lo più risultano deboli

«In molti altri mercati europei le prospettive non sono negative a breve, ma alla lunga per lo più risultano deboli. Tuttavia il mercato italiano merita un ragionamento a parte perché si è comportato con una certa indolenza rispetto agli altri mercati europei: non tanto quest’anno, ma soprattutto gli anni scorsi [...] Perciò ritengo che esistano vigorose potenzialità che il mercato italiano si sganci dagli orientamenti degli altri paesi [...] Se studiamo le statistiche risalendo sino al 1970 ci rendiamo conto che, di fronte alle correzioni manifestatesi nel mercato azionario americano e alle conseguenze che hanno avuto di riflesso sull’Europa, in media l’Italia si è sempre rivelata come il mercato che ha reagito meno negativamente [...] Nell’ambito dei mercati europei colpiti da una correzione negativa di Wall Street quello italiano statisticamente offrirebbe la miglior posizione di difesa» (Richard Davidson).