Claudio Altarocca, La Stampa, 29/07/1994., 29 luglio 1994
Santo, il fratello piu’ grande di due anni, era il figlio prediletto: «Aveva accettato di lavorare con lui e frequentava l’Università
Santo, il fratello piu’ grande di due anni, era il figlio prediletto: «Aveva accettato di lavorare con lui e frequentava l’Università. Io invece ero la pecora nera della famiglia, perche’ non studiavo. Non gli davo le soddisfazioni che voleva. Non ero geloso di mio fratello perché era la mia vittima: lo rigiravo come volevo. Mi facevo dare i suoi soldi: ”Tanto tu vai da papà”, gli dicevo». Strano, papà: «Non buttava mai via un vestito. Li appendeva tutti in fila e nelle tasche delle giacche metteva degli appunti, come foglietti di diario. Una scultura surreale». Era uno sportivo: «Aveva corso piu’ volte il Giro d’Italia e giocava a calcio nella Reggina in serie B». Era alto e bello, «più bello di Gassman».