Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

L’8 febbraio scorso, George Best, cinquantaquattro anni, ex attaccante del Manchester United, è stato ricoverato per una polmonite al City Hospital di Belfast. A luglio era stato trovato esanime nel Battersea Park di Londra, steso su una panchina, circondato da lattine di birre. Nell’84 passò un mese in prigione per ubriachezza al volante. Qualche anno prima, il cameriere di un albergo raccontò di essere entrato nella stanza di Best e di aver visto miss Universo e ventimila sterline sparse sul suo letto. Best si disse annoiato di suscitare le chiacchere della gente:«Il cameriere vide qualcosa che io non riuscivo a vedere». Il suo medico ha chiesto che Best venga bandito dai pub. Quand’era giovane, alle ragazze che rimorchiava, Best diceva che se non fosse stato così bello non avrebbero mai sentito parlare di Pelè. La sua carriera fu contemporanea a quella dei Beatles. Best portava i capelli lunghi e i pantaloni a vita bassa, per tutti gli inglesi dievnne il «Quinto Beatle». Il suo sogno era superare in dribbling una difesa, saltare anche il portiere, arrivare sulla linea di porta, fermare il pallone, chinarsi in ginocchio e sospingerlo in rete con la testa.