Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  febbraio 09 Venerdì calendario

Negli Stati Uniti, la legge sull’etica governativa prevede la pubblicazione delle attività patrimoniali di un candidato alla presidenza o alla vicepresidenza, ma non li obbliga alla formazione di un «blind trust» (fondo cieco)

Negli Stati Uniti, la legge sull’etica governativa prevede la pubblicazione delle attività patrimoniali di un candidato alla presidenza o alla vicepresidenza, ma non li obbliga alla formazione di un «blind trust» (fondo cieco). Nonostante ciò, i candidati spesso si affidano aun «blind trust» per evitare il conflitto di interessi. A ferragosto dell’anno scorso, il «New York Times» aveva scoperto che il vicepresidente Dick Cheney aveva ricevuto dalla società di cui era amministratore delegato opzioni che potevano essere vendute solo dopo il 2002-2003. I democratici lo accusarono di favorire nuove esplorazioni petrolifere per trarre vantaggio dalle sue opzioni. Tra il 21 e il 28 agosto, Cheney vndette sul mercato i suoi titoli, guadagnando 20,6 milioni di dollari. Poi fece sapere che avrebbe rinunciato ad opzioni per un valore di 3,9 milioni di dollari (circa 8 miliardi di lire). Richard Martin, ex procuratore:«In America affidarsi a un blind trust è uno degli elementi essenziali per passare dal settore privato al servizio del paese».