15 febbraio 2001
Un pentito della cosca di Santapaola raccontò alla polizia che gli affiliati di detta cosca usavano riunirsi nel bar-pasticceria Costarelli della piazza del Duomo di Acireale
Un pentito della cosca di Santapaola raccontò alla polizia che gli affiliati di detta cosca usavano riunirsi nel bar-pasticceria Costarelli della piazza del Duomo di Acireale. Questo bar, a suo dire, riciclava anche, nell’attività giornaliera, il denaro sporco della banda. La polizia prese quindi il gestore di detto bar, Giuseppe Scalia di anni 68, gli ritirò la patente e lo mise agli arresti domiciliari. Lo Scalia però, proclamatosi innocente e non sopportando la vergogna di quel provvedimento, si buttò dal terzo piano della sua abitazione, posta proprio nel centro della città. Non morì subito, ma poco dopo il trasporto in ospedale. Ad Acireale, lunedì 7 luglio.