Enzo Biagi, L’Espresso, n. 29, 1997, 15 febbraio 2001
«Andai a trovare Norman Mailer a Provincetown, una spiaggia sull’Atlantico, dove d’estate si rifugiano turbe d’intellettuali
«Andai a trovare Norman Mailer a Provincetown, una spiaggia sull’Atlantico, dove d’estate si rifugiano turbe d’intellettuali. Mailer è tozzo e robusto, capelli corti e ricciuti, gesti a scatto, periodi rapidissimi e ironici. In qualche modo si giustificò: ”C’è una lunga tradizione nella nostra letteratura, Nathaniel Hawthorne, Henry Miller, Ernest Hemingway e William Faulkner erano tutti un po’ matti”. Si lasciò andare: ”Ho fatto un sacco di soldi con ”Sogno americano”, ma molti se ne vanno in tasse. Truman Capote ha guadagnato due milioni di dollari. Se sei popolare anche le conferenze rendono mica male”».