Famiglia Cristiana, n. 29, 1997, 16 febbraio 2001
Nell’ultimo numero di "Famiglia Cristiana", don Zega, rispondendo a una lettrice, ritiene possibile che l’omosessualità di un marito «conduca ad un rapporto più alto e ricco fra due persone, persino nel matrimonio che per primo dovrebbe soffrirne
Nell’ultimo numero di "Famiglia Cristiana", don Zega, rispondendo a una lettrice, ritiene possibile che l’omosessualità di un marito «conduca ad un rapporto più alto e ricco fra due persone, persino nel matrimonio che per primo dovrebbe soffrirne. Un rapporto pudico, ma realistico e maturo, nutrito di fede, di stima e di rispetto, conscio delle difficoltà eppure affettuoso, tale da dare alla fine un senso di pienezza insospettabile».