Jon Lee Anderson, "Che. Una vita rivoluzionaria", Baldini & Castoldi, 16 febbraio 2001
Nell’estate del ’54, a Città del Messico, si guadagnò da vivere facendo ritratti con la macchina fotografica alla gente nei parchi e nelle piazze
Nell’estate del ’54, a Città del Messico, si guadagnò da vivere facendo ritratti con la macchina fotografica alla gente nei parchi e nelle piazze. Fece poi il guardiano notturno, il corrispondente-fotografo per l’agenzia di stampa argentina Agencia Latina, l’allergologo e il ricercatore presso l’Ospedale pediatrico. Alla fine di quell’anno, appena laureato, scrisse alla madre della sua "conversione": era un comunista. In aprile per aiutarlo a mantenersi, Hilda gli propose di sposarsi. Lui disse di no, ma andarono a vivere insieme. Desideroso di nuove avventure, tentò l’ascesa alla cima innevata del monte Popocàtepetl, uno dei vulcani di 5mila metri che dominano Città del Messico.