Jon Lee Anderson, "Che. Una vita rivoluzionaria", Baldini & Castoldi, 16 febbraio 2001
Partì il giorno dopo. Aveva l’aspetto di un signore serio, ben rasato, con gli occhiali. Il suo nome era Ramòn Benitez
Partì il giorno dopo. Aveva l’aspetto di un signore serio, ben rasato, con gli occhiali. Il suo nome era Ramòn Benitez. Arrivò a Dares-Salaam (Tanzania) il 19 aprile, ancora travestito. Dal dizionario swahili, scelse un nuovo nome "Tatu", Tre. A Cuba, lasciata per sempre, aveva scritto una lettera a Fidel con la quale lasciava tutti gli incarichi, un’altra lettera per i genitori, un nastro per Aleida con incise poesie, molte di Neruda, una lettera ai figli da leggersi dopo la sua morte.