Jon Lee Anderson, "Che. Una vita rivoluzionaria", Baldini & Castoldi, 16 febbraio 2001
All’alba dell’8 ottobre 1967, una pattuglia di ranger intrappolò il Che e i suoi uomini in un canalone nei pressi di Villagrande in Bolivia
All’alba dell’8 ottobre 1967, una pattuglia di ranger intrappolò il Che e i suoi uomini in un canalone nei pressi di Villagrande in Bolivia. Un proiettile colpì il tamburo della pistola del Che, che smise di sparare. Un secondo proiettile lo colpì al polpaccio sinistro. Un terzo gli perforò il berretto. Al sergente Bernardino Huanca disse: «Non sparare. Sono Che Guevara. Ti sono molto più utile da vivo che da morto». Un istante dopo arrivò il capitano Prado, che lo identificò e gli legò le mani con la sua cintura. Venne portato nella scuola di La Higuera e disteso sul pavimento con mani e piedi legati.