Marco Giovannini su Panorama del 16/2/2001 a pagina 201., 16 febbraio 2001
Mille e trecento anni prima di Cristo, la regina Nefertiti passava sopra le sopracciglia antimonio e malachite
Mille e trecento anni prima di Cristo, la regina Nefertiti passava sopra le sopracciglia antimonio e malachite. Cleopatra se le rasava e le ridisegnava blu o verdi. In Grecia se le dipingevano solo le cortigiane, una brava ragazza si riconosceva dalle sopracciglia incolte. Le nobili romane le profumavano col bergamotto o col muschio, le depilavano, le disegnavano, ne mettevano di posticce (Ovidio: «Erano fatte di pelliccia»). I canoni estetici medioevali le volevano piccole e delicate, nel Rinascimento le si preferivano abbondanti. A seconda del volume delle loro sopracciglia, le dive del cinema americano anni ’50 potevano sembrare ragazze della porta accanto (Doris Day), cerbiatte (Audrey Hepburn), sofisticate (Grace Kelly), seduttrici (Ava Gardner). Alla sua nascita, nel ’58, anche la Barbie le aveva piccole, ma già nel ’64 la Mattel dovette adeguarle alla nuova moda, che le voleva più folte.