Stefania Berbenni su Panorama del 22/2/2001 a pagina 155., 22 febbraio 2001
Nel caveau della casa editrice Ricordi (una cantina blindata di trenta metri quadri) si trovano oltre 5 mila partiture per la maggior parte autografe, di cui 3
Nel caveau della casa editrice Ricordi (una cantina blindata di trenta metri quadri) si trovano oltre 5 mila partiture per la maggior parte autografe, di cui 3.600 databili tra fine Settecento e inizio Novecento. C’è quasi tutto Verdi (23 opere su 28), poi Rossini, Bellini, Donizetti, Puccini, Liszt, Paganini, Alfano, Cimarosa, Mascagni. Negli scaffali anche 8.500 tavole dipinte con bozzetti e figurini di scena, manifesti liberty e decò, strumenti musicali, foto, migliaia di lettere (oltre 1.500 di Verdi). La partitura più antica nel caveau è "Il Ciro riconosciuto" di Niccolò Jomelli, opera scritta nel 1749. L’intera collezione è stimata fra i 300 e i 400 miliardi.