Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  febbraio 17 Sabato calendario

Alla discoteca "Gilda" di via Mario de’ Fiori, a Roma, i buttafuori effettuano un’accurata selezione dei giovanissimi in fila per entrare: solo chi indossa scarpe, giubbotti e magliette di un certo tipo oltrepassa la barriera e può partecipare al pomeriggio-dance dedicato agli adolescenti (dalle 16

Alla discoteca "Gilda" di via Mario de’ Fiori, a Roma, i buttafuori effettuano un’accurata selezione dei giovanissimi in fila per entrare: solo chi indossa scarpe, giubbotti e magliette di un certo tipo oltrepassa la barriera e può partecipare al pomeriggio-dance dedicato agli adolescenti (dalle 16.30 alle 19). «Bisogna essere vestiti pariolini - spiegano i ragazzi - All’ingresso controllano marche di felpe, giacche, cappelli e scarpe». Giulia, 13 anni, è in grado di fornire un elenco dettagliato dell’abbigliamento gradito: «Vanno bene la Crazy Duck (anche se è un po’ in decadenza), maglie e camicie Fred Perry e Ralph Lauren, scarpe di Prada, occhiali di Gucci, abiti di Brandy, Smile, Sub Dued». Si rischia di restare fuori «con le felpe Pickwick, Energy, Diesel e Onix». A rischio anche chi indossa scarpe alte e con zeppa e chi ha i capelli colorati, a doppio taglio o con troppa gelatina: inutile cercare di nasconderli sotto il cappello, il buttafori lo alza e controlla la capigliatura. Si dichiara all’oscuro dei fatti il proprietario del locale, Giancarlo Bornigia, che tramite l’ufficio stampa risponde così:«Non ci occupiamo direttamente del Gilda Young, è affidato a organizzazioni esterne, non sappiamo nulla della selezione».