La Repubblica del 13/2/2001 a pagina 35., 13 febbraio 2001
Il cardinal Joseph Ratzinger, nel suo libro ”Introduzione allo spirito della liturgia”, sostiene che il rock è "espressione di passioni elementari che nei grandi raduni di musica hanno assunto caratteri cultuali, cioè di controculto, in opposizione al culto cristiano"; il pop sarebbe invece "culto della banalità"
Il cardinal Joseph Ratzinger, nel suo libro ”Introduzione allo spirito della liturgia”, sostiene che il rock è "espressione di passioni elementari che nei grandi raduni di musica hanno assunto caratteri cultuali, cioè di controculto, in opposizione al culto cristiano"; il pop sarebbe invece "culto della banalità". Secondo Ratzinger, il rock "vuole liberare l’uomo da sé stesso nell’evento di massa e nello sconvolgimento mediante il ritmo, il rumore e gli effetti luminosi, facendo precipitare chi vi partecipa nel potere primitivo del Tutto". Nel libro si fa anche notare l’importanza della musica nella Bibbia e nella tradizione cristiana: i termini che si riferiscono al canto ricorrono in 309 casi nell’Antico testamento e in 36 nel Nuovo, la prima volta dopo il passaggio del Mar Rosso, quando il popolo d’Israele canta insieme a Mosè le lodi del Signore.