Elmire Zolla su Il Sole 24 Ore del 18/2/2001 a pagina 33., 18 febbraio 2001
Dopo la prima mestruazione, le fanciulle Apache-Mescalero vengono iniziate alla religione della dea Isànàklésh, creatrice delle piante
Dopo la prima mestruazione, le fanciulle Apache-Mescalero vengono iniziate alla religione della dea Isànàklésh, creatrice delle piante. L’inizianda si dipinge la faccia d’argilla, si copre il corpo di polline giallo e indossa collane di perle; intanto i cantori recitano versi sulla dea. Gli iniziatori istruiscono la fanciulla sulle proprietà terapeutiche di ogni pianta, poi le buttano addosso una pelle di montone. Uccidono un’antilope (da cui ricavano orecchini per lei), catturano un montone, lo sacrificano, ne raccolgono gli intestini e li legano attorno al corpo dell’animale. Adornano la fanciulla di sonagli fatti con zoccoli di cervo, le porgono carni di cervo da mangiare e le infilano ai piedi mocassini di bisonte: lei impugna nella mano destra un ventaglio di penne d’aquila per catturare i sogni. Infine, gli iniziatori costruiscono per la ragazza una capanna fatta con pali d’abete.