Daria Galateria su la Repubblica del 19/2/2001 a pagina 29., 19 febbraio 2001
André Gide morì il 18 febbraio 1951. Aveva scritto fino a cinque giorni prima un testo dal titolo "Così sia" o "I giochi sono fatti": «Vi tentava un disordinato diario per la figlia Catherine, e una scrittura nuova, abbandonata e veloce, non controllata
André Gide morì il 18 febbraio 1951. Aveva scritto fino a cinque giorni prima un testo dal titolo "Così sia" o "I giochi sono fatti": «Vi tentava un disordinato diario per la figlia Catherine, e una scrittura nuova, abbandonata e veloce, non controllata. Nell’ultima pagina, come per un testamento letterario, allinea tre finali. Prima lamenta la fine del "buon francese". Chi preferisce più lo squisito al mediocre? Poi per dieci righe scrive il nulla: "Voglio scrivere, aggiungere, riaggiungere", ripete, senza dire cosa; come se la letteratura fosse finita, e non ci fosse neanche niente da dire. E finalmente, in un francese sublime ("grande frivolezza dei moribondi", diceva Proust; e per Benjamin l’eternità, se esiste, risiede nel merletto di un abito) trova l’ultimo territorio ai confini della morte: "Il dosaggio insufficiente di grigioblu del cappotto di Catherine è riscattato miracolosamente dall’inatteso apporto del cappello a tocco».