Fabio Poletti sulla Stampa del 19/2/2001 a pagina 8., 19 febbraio 2001
In Italia per identificare una persona da un’impronta digitale (si chiama esame dattiloscopico) occorrono 17 punti di contatto
In Italia per identificare una persona da un’impronta digitale (si chiama esame dattiloscopico) occorrono 17 punti di contatto. In Usa ne chiedono 21. Per le perizie balistiche, che consentono di risalire al tipo di proiettile usato in un delitto partendo da un suo frammento con almeno il 50% di superficie comparabile, non si chiedono punti di contatto: più ce ne sono, meglio è. Dal proiettile si risale alla pistola: sparando la canna riga indelebilmente il proiettile lasciando una "firma".