20 febbraio 2001
Vitiello Antonio. Di anni 40, architetto noto, abitante a Napoli in una traversa di via Foria, dietro il Teatro San Ferdinando
Vitiello Antonio. Di anni 40, architetto noto, abitante a Napoli in una traversa di via Foria, dietro il Teatro San Ferdinando. Sposato, due figlie. Domenica tre agosto ha accompagnato la moglie e le due figlie a Terracina, dove aveva affittato una casetta per le vacanze. Ha poi detto di doversi sbrigare a rientrare a Napoli per via di un lavoro. risalito perciò in fretta sull’Opel Corsa che gli aveva prestato il suocero ed è veramente rientrato a Napoli. Qui giunto, senza tornare a casa, s’è andato a cercare un ragazzo e ha trovato un polacco di anni 18, Remigiusz Lapezyk, senza fissa dimora. Costui ha accettato di salire in macchina e di andare con lui verso la desolata via del Macello, ferrovia abbandonata, Poggioreale, due passi da via Stadera, dove c’è un gran caos di macchine. Qui il polacco, rifiutandosi a quanto l’architetto gli proponeva, gli ha sfondato il cranio con una pietra. Preso poi dai carabinieri lunedì 4 agosto, alle 5.45 del mattino, sulla medesima Opel Corsa intestata al suocero del morto. Pantaloni e scarpe sporchi di sangue. Farfuglia, piange.