21 febbraio 2001
Cafasso Sergio. 44 anni, torinese, bancario dell’Istituto San Paolo, sposato, una figlia di nome Carlotta, 4 anni
Cafasso Sergio. 44 anni, torinese, bancario dell’Istituto San Paolo, sposato, una figlia di nome Carlotta, 4 anni. Ucciso nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 agosto nel giardino di casa: una coltellata alla schiena e tre all’addome e al torace (lama di 19 centimetri). Assassini: Enrico Cubello detto Erik, 25 anni, torinese, amante di sua moglie, e Massimo Di Vico 23 anni, di Maddaloni, Caserta, attratto nell’impresa dal fatto che il Cubello gli aveva promesso di pagargli l’assicurazione auto. La moglie è Luisella Pullara, 33 anni, bionda, belloccia, dedita agli psicofarmaci: al funerale pianse e diede la colpa agli albanesi. Gli assassini poi confessarono e dissero che Cafasso picchiava la moglie e che avevano voluto dargli una lezione. Avendo egli reagito, lo colpirono col coltello a serramanico. Il cadavere però non aveva segni di percosse. Altri particolari interessanti: lei che andava avanti a Tavor, tutti e due che s’erano già sposati una volta, la famiglia di lui che odia lei, il cane che non fu sciolto, la telefonata in ritardo alla polizia, i guanti di gomma e le calze nere forniti da lei, i due amanti spesso in discoteca o al pub e lei che porta con sé la figlia, il monologo della donna in caserma che nega tutto, il falso scasso nella casa disabitata di fianco alla loro per far pensare agli albanesi, ecc.