Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  febbraio 21 Mercoledì calendario

Nella gerarchia delle vesti clericali, il rosso porpora, colore della cappa cardinalizia, vale più del violaceo, che distingue i vescovi, e meno del bianco, prerogativa dei papi

Nella gerarchia delle vesti clericali, il rosso porpora, colore della cappa cardinalizia, vale più del violaceo, che distingue i vescovi, e meno del bianco, prerogativa dei papi. L’abito talare dei cardinali è in drill di lana, lungo fino alla caviglia, allacciato davanti da decine di bottoncini in filo di seta e accompagnato da una mantellina (la "mozzetta") rossa (costo: fino a un milione e 800 mila lire). Sotto la mozzetta c’è il rocchetto, sopravveste bianca che può essere ricamata o coperta di pizzi anche antichi (da 300 mila lire a un milione). C’è poi un cordone di seta rosso e oro per sostenere la croce sul petto (dalle 70 alle 120 mila lire). La fascia alla vita, alta 15 centimetri, vuole tre-quattro metri di seta moirè, scende in due lembi e si chiude con due gancetti (300 mila lire). Le scarpe (prive di fiocchi e fibbie) sono nere, con lacci o a mocassino, le calze rosse o d’altro colore. Qualcuno sotto la talare porta i pantaloni. In testa i cardinali mettono lo zucchetto o papalina e la berretta, un tricorno rosso come la veste (100 mila lire). Il costo del guardaroba supera i cinque milioni se si aggiunge una veste talare nera filettata di rosso (quella dei vescovi è bordata di viola). Prima del Concilio, i principi della Chiesa indossavano il galero, un grande cappello rosso a falde larghe ornato di fiocchi dorati; per le occasioni importanti c’erano il cappello da gala in castoro e quello da "mezzagala", la mantella in pelliccia d’ermellino (fatta con almeno 70 capi), la "cappa magna" con strascico (31 metri, abolito da Pio XII), il mantello "per uscita" rosso o viola a seconda del tempo liturgico, sottana e mantellina color porpora con guarnizioni e fodera nera.