21 febbraio 2001
Gauderer Erick Waldemar. Pensionato tedesco di anni 66, nato a Bretten e residente a Etlingen con una donna turca di vent’anni più giovane che poi ha dichiarato di non averci più niente a che fare da molto tempo
Gauderer Erick Waldemar. Pensionato tedesco di anni 66, nato a Bretten e residente a Etlingen con una donna turca di vent’anni più giovane che poi ha dichiarato di non averci più niente a che fare da molto tempo. Ecco come ne fu ritrovato il cadavere: la mattina di Ferragosto, attorno alle nove, una coppia di Genova il cui nome non è stato diffuso, è in viaggio sulla Torino-Piacenza a bordo di un’Opel Kadett piena di bagagli. Tra i caselli di Stradella e Casteggio, in località Brioni, il motore si guasta. L’auto entra in una piazzola di soccorso, ne scende il padrone che va ad aprire il cofano davanti, mentre la moglie spalanca il portabagagli con l’idea di far prender aria al gatto che si son portati da casa. Ma il gatto salta giù con un gran balzo e scappa a nascondersi in un cespuglio: la donna lo chiama, lo insegue, s’avvicina al cespuglio, si china e a un tratto grida: a pochi millimetri di distanza, in mezzo alle frasche, le sono apparsi gli occhi azzurri e spalancati di un morto. La polizia, chiamata disperatamente da una colonnina dell’autostrada, estrasse poi il cadavere incaprettato di questo Gauderer, carnagione chiara, corporatura media, camiciola fantasia, pantaloni beige di tela, scarpe sportive marroni, in bocca uno straccio assicurato con un laccio dietro la nuca, sul viso le macchie blu che restano dopo i cazzotti, sul collo i segni che era stato strozzato. Assassini ancora sconosciuti. Le indagini accertarono che il tedesco era passato per Verona e poi era andato ad abitare a Milano in una di quelle pensioncine che stanno vicino alla stazione e sono piene di prostitute ed extracomunitari. Secondo la polizia stava in mezzo ai traffici che stanno dietro ai permessi di soggiorno con i quali si importano in Italia giovani donne da mandare poi sul marciapiede.