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 2001  febbraio 21 Mercoledì calendario

La presentatrice Raffaella Carrà, a proposito del suo impegno nella conduzione del Festival di San Remo: «Ho chiesto ai miei autori di lasciarmi un po’ di libertà, di improvvisazione emotiva, se no mi annoio, non vibro, e se mi annoio e non vibro mi spengo»

La presentatrice Raffaella Carrà, a proposito del suo impegno nella conduzione del Festival di San Remo: «Ho chiesto ai miei autori di lasciarmi un po’ di libertà, di improvvisazione emotiva, se no mi annoio, non vibro, e se mi annoio e non vibro mi spengo». «All’Ariston ho sentito una specie di magia, una misteriosa eco di tutte le melodie che ci sono passate e hanno fatto la storia della canzone». «In televisione il corpo delle donne si consuma velocemente, se non è sostenuto da qualcosa di interiore. Il video è molto maschilista: alle donne si chiede soprattutto o addirittura soltanto la bellezza e la giovinezza, per poi magari rimproverarle perché non hanno altro». «Quando vado in diretta è come se nell’arena io fossi non il torero ma il toro che sarà sacrificatoper il piacere sadico del pubblico. Mi pare di avere le allucinazioni, mi do il coraggio anche di sbagliare: non mi sono mai rivista su un video per non sentirmi umiliata dai miei errori».