Maria Pia Fusco su la Repubblica del 21/2/2001 a pagina 43., 21 febbraio 2001
L’attore scozzese Sean Connery a proposito dell’Italia: «Mi piacciono i ristoranti e le chiese
L’attore scozzese Sean Connery a proposito dell’Italia: «Mi piacciono i ristoranti e le chiese. Io non sono religioso, ma in questi giorni in Italia ho visitato le basiliche e mi ha affascinato l’atmosfera vitale, la gente entra ed esce con disinvoltura, c’è sempre una folla che aspetta di confessarsi. In Scozia non è così, in chiesa la gente cammina in punta dei piedi, c’è un clima più reverente e cupo, qui c’è aria di festa, mi piace». «Quando dovevo decidere se fare l’attore o il calciatore è stato essenziale l’incontro con lo scrittore Robert Anderson. Se hai problemi per la tua mancanza di cultura si risolvono, mi disse. E mi ha consigliato dodici libri da leggere, i classici russi, francesi e inglesi. E’ stato bellissimo, a ogni libro si aprivano altre curiosità per altre letture e ho continuato così». «Io non ho studiato. Avevo nove anni nel ’39, quando, con la guerra, sono state chiuse le scuole: si facevano lezioni in case private. A quel tempo io lavoravo, consegnavo il latte. In una delle case dove portavo il latte davano lezioni. La proprietaria era sempre gentile quando arrivavo con la bottiglia, vedendomi come scolaro era molto più ostile. Ho imparato che se esci dal tuo ruolo la gente ti rifiuta».