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 2001  febbraio 22 Giovedì calendario

«Allora ci spieghi come è andata quella notte. Mi sveglia uno dei miei reporter, mi dice: ”Sono sotto il tunnel dell’Alma, c’è stato un grosso incidente stradale, Dodi Al Fayed è morto e Diana è ferita, molto grave”

«Allora ci spieghi come è andata quella notte. Mi sveglia uno dei miei reporter, mi dice: ”Sono sotto il tunnel dell’Alma, c’è stato un grosso incidente stradale, Dodi Al Fayed è morto e Diana è ferita, molto grave”. Gli ho domandato: ”Hai fatto qualcosa?”, e lui: ”Si, abbiamo scattato, c’é molto materiale”. Un quarto d’ora dopo i rullini erano su questo tavolo. Ho stampato, e ho visto. Che foto erano? Una cinquantina di scatti, ma le foto buone erano solo cinque. Buone cosa significa? Che erano nitide, vendibili. Com’era la principessa? Era bella, molto riconoscibile. Intatta, a parte un piccolo segno sull’arcata sopraccigliare. Occhi aperti, sembrava cosciente. Tentava di parlare, sembrava volesse dire qualcosa. Ma ha detto qualcosa? Chi ha scattato ha detto che ci provava, ma c’era molta confusione, i soccorritori, i primi poliziotti, gli altri reporter. E Al Fayed? Lui era impubblicabile. Sfigurato, non presentabile. E cosa è successo dopo? Un gran casino, come dite voi italiani. Io ho subito telefonato al mio contatto inglese, per vendere a una catena di giornali inglesi, un grosso gruppo. Loro erano molto interessati, naturalmente. Interessati fino a che cifra? Mezzo milione di dollari. Poi sono scesi in campo gli americani. Il ”National Inquirer” dice che lei per quelle foto ha chiesto un milione di dollari. E’ vero? Falso. Con loro ero arrivato a 500 mila dollari. Questo a che ora? Alle cinque del mattino, se non ricordo male» (Laurent Sola, capo dell’Agence de Presse L S Diffusion).