22 febbraio 2001
Anch’io ho vent’anni. E anch’io ho lo stesso bisogno di affetto e di amicizia che hai tu e a volte mi affeziono a persone che non ho mai visto come, al liceo, potevano essere le svedesi con cui si faceva corrispondenza in inglese
Anch’io ho vent’anni. E anch’io ho lo stesso bisogno di affetto e di amicizia che hai tu e a volte mi affeziono a persone che non ho mai visto come, al liceo, potevano essere le svedesi con cui si faceva corrispondenza in inglese. Magari ti affezioni per la sincerità con cui ti puoi affidare a loro e loro a te. Del resto è molto più facile rischiarsi con persone che ti sono lontane rispetto a quelle che ti stanno accanto. A volte pensando alle mie amiche, anche a me viene istintivamente voglia di andare, sessualmente parlando, più in là. Ma per lo stesso fatto di essere amico di quella persona lì, per questo stesso fatto il mio istinto lo reprimo. E non perché sono un gentiluomo, ma perché se in quella cosa lì mi lasciassi andare rovinerei tutto quello che di sincero c’è in questo rapporto: tutto diventerebbe istintivo. L’amicizia è essenziale per la mia vita. Con un amico io voglio camminarci, voglio crescerci insieme, giudicare tutto quello che mi succede insieme a lui. E se in certe occasioni rischio di farmi guidare solo da una voglia del momento, con tutto quello che posso cerco di fermarmi. Sempre perché voglio che quel rapporto sia vero. E nel tuo caso, per quel che ne so io, il rapporto è nato anche con le migliori intenzioni, ma adesso si è a un bivio. Tutto dipende da te: o gli dai la foto che, se non ti costa niente, però trasforma quell’amicizia in qualcosa d’altro (per me di completamente inutile); oppure lo richiami sul fatto che da lui vuoi amicizia (se davvero la vuoi) e non vuoi altro. Se lui non ti scriverà più vorrà dire che per lui questo rapporto sarà qualcosa di puramente istintivo e si rifarà con un bel numero di ”Playmen”. Francesco, Busto Arsizio