22 febbraio 2001
In C’era una volta il West un bandito tocca il sedere di una puttana. Fuori, l’America cresce intorno a una stazione di ferrovia
In C’era una volta il West un bandito tocca il sedere di una puttana. Fuori, l’America cresce intorno a una stazione di ferrovia. Chissà quanti uomini hanno respirato il suo odore: eppure lei non può sapere cosa significhi per quei poveri senza niente, per quegli operai, per quegli ubriaconi, avere vicino, solo vedere, una donna così. Questo le dice il bandito: se ti mettono una mano sul sedere, tu lasciali fare. La bella storia è che Spartaco non possiede e avvolge in una coperta la puttana che gli mettono in cella. Ma la storia vera è che - se mai nelle carceri si potesse - ognuno, privato in quel modo dell’odore di donna, prenderebbe selvaggiamente il corpo di una ventenne. Gli animi delicati sarebbero presi, poi, da una specie di infelicità: per la coazione che in lui crea il bisogno, in lei la spinta ad esaurirlo. Esaurirlo? Sarà un’altra più brava a chiudere tutti i bisogni di quel carcerato. E quando la morte dilagherà nel suo corpo, una per una spegnerà tutte le cose che avrebbero potuto essere di quell’esistenza: e tra quelle cose non per coazione, ma per scelta, tu, Margherita, non ci saresti mai stata. Scrivi a chi vuoi, invece, ma non a quel disgraziato, che tu non vuoi mai più avere rapporti coi detenuti e chiudere i loro bisogni. E che sappiano tutti che nel tuo mondo, nel nostro mondo, a nessun uomo deve accadere di star chiuso in quel modo, di morire in quel modo, ”libero” di trattare e di veder trattati così i propri bisogni. Iuri Maria Prado, Milano