Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  febbraio 22 Giovedì calendario

Ilardo Andrea. Di anni 43, sordomuto e psicopatico. La madre Graziella D’Antoni, di anni 60, e i fratelli Vito e Giuseppe, di anni 42 e 36, gli hanno fatto bere una forte dose di Valium, poi all’alba sono entrati nella sua stanza e hanno menato dei forti colpi di spranga alla sagoma sdraiata sul letto

Ilardo Andrea. Di anni 43, sordomuto e psicopatico. La madre Graziella D’Antoni, di anni 60, e i fratelli Vito e Giuseppe, di anni 42 e 36, gli hanno fatto bere una forte dose di Valium, poi all’alba sono entrati nella sua stanza e hanno menato dei forti colpi di spranga alla sagoma sdraiata sul letto. Poiché si ostinava a respirare, l’hanno allora soffocato con un cuscino, poi strangolato. Lo stesso fratello suo Giuseppe, fabbro di professione, aveva preparato la spranga. La madre s’è poi affacciata alle porte e alle finestre gridando che i ladri le erano entrati in casa e avevano fatto un massacro. Ma poi, interrogata, ha confessato: aveva i collant ancora sporchi di sangue. A suo dire l’assassinato li picchiava di continuo e aveva perfino tentato di violentarla. In una villetta di contrada Bonagia, a pochi chilometri da Trapani, all’alba di lunedì 29 settembre.