Marianna Aprile, 22 febbraio 2001
Per quasi tutto l’Ottocento ai maestri di ginnastica non venne riconosciuta alcuna dignità professionale
Per quasi tutto l’Ottocento ai maestri di ginnastica non venne riconosciuta alcuna dignità professionale. I loro stipendi erano così bassi che, per poter racimolare uno salario decente, erano costretti a sobbarcarsi molte ore di lavoro in due o più istituti scolastici. All’epoca, per vivere occorrevano almeno duecento lire al mese; lo stipendio di un insegnante di educazione fisica non raggiungeva le cinquanta lire. Inoltre, tra uno stipendio e l’altro potevano trascorrere anche due o tre mesi. Solo nel 1888 i maestri di ginnastica vennero immessi in ruolo acquisendo il diritto alla stabilita’ dell’impiego. Cominciarono anche ad essere invitati, di tanto in tanto, al Consiglio dei Docenti e il loro stipendio raggiunse le seicento lire all’anno. Nel 1909 tutti i loro diritti furono riconosciuti e, grazie anche all’istituzione di un sindacato di categoria, ottennero uno stipendio migliore.