Egle Becchi, Storia dellíeducazione, La Nuova Italia., 22 febbraio 2001
Nell’Atene periclea, i bambini dai sette ai quattordici anni venivano istruiti da maestri stipendiati da comitati di genitori di quartiere
Nell’Atene periclea, i bambini dai sette ai quattordici anni venivano istruiti da maestri stipendiati da comitati di genitori di quartiere. C’erano tre tipologie di maestri: i grammatistés, che insegnavano a leggere e scrivere; i kitharistés, che insegnavano a cantare e ballare; i paidotrìbes, che insegnavano la ginnastica e la lotta. La musica e la ginnastica venivano insegnate insieme perché si credeva di ottenere così l’armonia tra corpo e anima. A sedici anni, il giovane ateniese entrava a far parte del ginnasio le cui le occupazioni principali consistevano nell’esercizio della ginnastica e nel partecipare alle conversazioni degli adulti. Si trattava di una vera e propria iniziazione propedeutica all’ingresso nella società col rango di adulto, sancito dal servizio di leva,; che si svolgeva al raggiungimento dei diciotto anni.