22 febbraio 2001
Solari Bruno e Pitto Maria Luigia, di anni 65 e 71. Anche loro di Genova, anche loro morti ammazzati
Solari Bruno e Pitto Maria Luigia, di anni 65 e 71. Anche loro di Genova, anche loro morti ammazzati. Lui era un uomo robusto, calvo, con gli occhi verdi, in possesso da quarant’anni di una piccola oreficeria, chiusa però da qualche settimana, e poi commerciante di orologi antichi che restaurava in casa. Lei era una donna elegante, con i capelli sempre tinti di nero, all’apparenza assai più giovane della sua età. I due stavano molto attenti a chi far entrare in casa: la loro cassaforte era sempre piena di roba di valore. Il film del delitto è stato raccontato dalla domestica Chiara che lunedì scorso, verso mezzogionro e mezza, stava apparecchiando la tavola e si preparava a servire pasta in bianco e insalata. In salotto Bruno lavorava al suo banco (tornio, bulini, strumenti di precisione), Maria Luigia, in pantofole e vestaglia, sorvegliava la domestica. L’assassino ha suonato alla porta, gli è stato aperto, la signora lo ha fatti accomodare in salotto, qui l’uomo ha sparato con una pistola a tamburo di piccolo calibro, una pallottola si è conficcata dietro dietro l’orecchio destro dell’orafo, altre due si sono infilate nella schiena della Maria Luigia che tentava di fuggire ed era quasi arrivata alla porta d’ingresso. Nel cadere morta sul pavimento, ha lasciato che una ciabatta le volasse in mezzo al corridoio. L’assassino è uscito senza far caso alla domestica che, rannicchiata a terra sul balconcino della cucina, singhiozzava disperata. Così l’hanno vista i dirimpettai a cui la donna, senza osare di aprir bocca, ha solo fatto un gesto con la mano per significare «uomo che spara». I vicini hanno chiamato la polizia e gli agenti hanno trovato la domestica ancora in quella posizione. Sul banco da lavoro stavano due plateaux per gioielli, vuoti. A mezzogiorno e un quarto di lunedì 27 ottobre, in via Monticelli 4, quarto piano, quartiere Marassi, Genova.