22 febbraio 2001
Delle Cave Silvestro, di anni nove, scolaro di quarta B della scuola elementare di Cicciano, figlio di Giuseppe, che fu muratore e ora è operaio in una fabbrica di porte blindate a Nola, e di Rosaria Petrone, bracciante che raccoglie pomodori, abitanti in Sasso, frazione di Roccarainola
Delle Cave Silvestro, di anni nove, scolaro di quarta B della scuola elementare di Cicciano, figlio di Giuseppe, che fu muratore e ora è operaio in una fabbrica di porte blindate a Nola, e di Rosaria Petrone, bracciante che raccoglie pomodori, abitanti in Sasso, frazione di Roccarainola. Roccarainola (Napoli) è l’ultimo paese prima delle montagne del Nolano. A Sasso vivono 850 persone, a Cicciano 15.000. Parte di Cicciano consiste in qualche decina di palazzine Gescal color giallino o rosato, fabbricate in mattoncini e appoggiate su colonne di cemento, separate da strade tutte dritte che portano nomi di fiori (via degli Anemoni, via delle Camelie, via delle Ginestre), qui vivono un duemila persone. Intorno alle palazzine parcheggi ordinati, la chiesa, un parco giochi un poco desolato, un droghiere da cui si compra tutto, la sala giochi con i videogiochi. In alcuni di questi videogiochi - il karate o il calcio - il bambino Silvestro eccelleva e pur di giocarci chiedeva soldi a tutti. Era sbruffone e simpatico e glieli davano. Silvestro, come niente, per impressionare i ragazzi più grandi tirava fuori dalla saccoccia quando le mille, quando le cinquemila lire. Come tutti i bambini, faceva l’adulto, mostrava di ammirare le ragazze, giocava ai videogiochi con le gambe incrociate, la Coca Cola in mano, l’aria annoiata anche se il cuore batteva forte. Una volta la madre gli trovò una centomila lire nel libro di scuola, tutta allisciata. A questo non diede importanza, ingannata speriamo dalla propria ignoranza e dal fare guascone del bambino. Essa non si preoccupò neanche di questo: che da settembre Silvestro i soldi in giro non li chiedeva più. Ne aveva e non si sapeva dove li pigliava.