22 febbraio 2001
Ed ecco le ultime ore di quella creatura. Il venerdì sera andò col fratellino Carmine alla bar di Sasso, dove ci stava un karate
Ed ecco le ultime ore di quella creatura. Il venerdì sera andò col fratellino Carmine alla bar di Sasso, dove ci stava un karate. Giocò, ma malamente, benchè di solito fosse assai bravo, benchè il fratellino più piccolo lo incoraggiasse e gli desse consigli. Fu visto bisticciare con un amichetto, gli voleva vendere una scheda telefonica con sopra la foto di un capostazione e quell’altro non ci stava. Silvestro tifava Juventus, comprava palloni e collezionava le schede. Con quell’altro si diede delle spinte, e poi fecero pace, e la scheda gliela regalò addirittura. Il sabato mattina, 7 novembre, eccolo far finta di entrare a scuola, dire che ha dimenticato a casa i pastelli, uscire di nuovo e correre al lotto 27/A, che sta a cinquanta metri dalla scuola. Suona il citofono, entra nel piccolo androne, sale gli otto gradini, corre sul ballatoio fino al pianerottolo stretto del primo piano, la porta di laminato si apre, un vecchio lo guarda entrare, sgattaiolare nel corridoio e imbucarsi svelto svelto nella prima stanza a sinistra. Il vecchio richiude.