Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  febbraio 22 Giovedì calendario

Primo Levi, studente di seconda liceo, così svillaneggiava il suo professore d’italiano Cesare Pavese nel giornalino scolastico "D’Azeglio sotto spirito": «A Pavese - che con tutte le forze del suo - gracile corpo - la pubblicazione di questo Numero Unico - osteggiava - i redattori - per la pubblicità inavvertitamente da lui - donata - all’ammirazione de’ posteri - additandolo - riconoscenti»

Primo Levi, studente di seconda liceo, così svillaneggiava il suo professore d’italiano Cesare Pavese nel giornalino scolastico "D’Azeglio sotto spirito": «A Pavese - che con tutte le forze del suo - gracile corpo - la pubblicazione di questo Numero Unico - osteggiava - i redattori - per la pubblicità inavvertitamente da lui - donata - all’ammirazione de’ posteri - additandolo - riconoscenti». Versi da una filastrocca del liceale Primo Levi intitolata "Voi non sapete studiare!": «Non studiate botanica sui testi, / (sian pure i lieti testi del Vaccari): / Correte i campi liberi e fecondi / e compilate poderosi erbari». Altre due quartine: «Pedalai con vigore verso i campi / ove soffian dal mare i maestrali: / oh, tuffarsi fra verdi cormofite, / tuberi e ricettacoli floreali! / Avrei colto la truce darlingtonia, / o il tarassaco astuto co’ suoi pappi; / o la cuscuta vile, che s’attorce / attorno all’altre piante, a cavatappi». Conclusione: «Il dì dopo di scienze feci un fiasco: / povera e nuda vai biologia».