23 febbraio 2001
Borgatta Mauro. Muratore disoccupato di anni 26. Hanno suonato alla porta e lui ha aperto. Dall’altra parte c’era l’ex fidanzato della sorella
Borgatta Mauro. Muratore disoccupato di anni 26. Hanno suonato alla porta e lui ha aperto. Dall’altra parte c’era l’ex fidanzato della sorella. «Dov’è Giusy?» ha chiesto l’uomo. «Non c’è» ha risposto il giovane. E’ apparsa allora la madre di Borgatta, Maria Giulia Giusto, vedova, di anni 65. «Giusy non c’è» ha ripetuto. L’uomo aveva in mano due coltelli: s’è buttato addosso a Borgatta e gli ha dato trentotto colpi. Poi sulla madre e gliene ha inferti venti. Quindi è fuggito sul pianerottolo, ha visto una donna che usciva dall’appartamento di fronte ed è tornato in casa. Ha urlato, ha vagato, è andato in cucina, ha acceso il gas, ha preso l’accendino per far saltare in aria tutto, ma in quel momento sono arrivati i carabinieri e lo hanno arrestato. Ai carabinieri l’assassino ha detto: «Cercavo Giusy. Mi hanno trattato male». Identificato, è risultato chiamarsi Catello De Martino, di anni 28, nato a Castellammare di Stabia ma residente a Stella, vicino a Savona. Padre di un bambino avuto da un’albanese, che adesso se ne è tornata al suo paese. Nella notte tra l’11 e il 12 ottobre s’era presentato a Giusy Borgatta, cuoca di anni 35 e madre di un bambino il cui padre non è Catello, e minacciandola con un coltello l’aveva violentata per tutta la notte. Tra i due, tempo prima, c’era stata una storia. Denunciato, De Martino, è stato messo dentro. Poi, siccome era incensurato, il giudice, in attesa del processo, aveva acconsentito che uscisse. In Savona, via Chiappini 37, la mattina di giovedì 11 dicembre.