23 febbraio 2001
Nichil Lucia. Di anni 84. Uscita di casa la figlia Antonia, impiegata di anni 58, i banditi suonarono alla porta, lei aprì, quelli l’afferrarono per le spalle, le aprirono la bocca a forza, le ficcarono dentro dei batuffoli di cotone imbevuti di narcotico, quindi la imbavagliarono con un foulard e portarono via cinque milioni in contanti, oggetti in oro, un rubino da cinque milioni, uno smeraldo da cinquanta
Nichil Lucia. Di anni 84. Uscita di casa la figlia Antonia, impiegata di anni 58, i banditi suonarono alla porta, lei aprì, quelli l’afferrarono per le spalle, le aprirono la bocca a forza, le ficcarono dentro dei batuffoli di cotone imbevuti di narcotico, quindi la imbavagliarono con un foulard e portarono via cinque milioni in contanti, oggetti in oro, un rubino da cinque milioni, uno smeraldo da cinquanta. La rapinata soffriva d’asma e, non potendo respirare per via del bavaglio, morì. Martedì 9 dicembre, tra le 10 del mattino e l’una, in Brindisi, quartiere Sant’Elia, via Spadini, terzo piano.